L’assistenza ad anziani, malati è disabili è un’attività estremamente critica, che deve essere svolta senza perdere mai di vista gli obiettivi che la caratterizzano.
Teleserenità, in base alla propria esperienza di oltre 20 anni nel settore e ha elaborato un modello di assistenza che si basa sul porre al centro il benessere dei soggetti coinvolti in questa attività:
- assistito
- famiglia/care giver
- assistente domiciliare
Il modello definito considera l’assistenza un processo che non può e non deve esaurirsi con l’assistenza diretta alla persona, ma deve necessariamente essere integrato da interventi sull’ambiente di vita e con ausili che permettano all’assistito di vivere con la più alta qualità e dignità possibile e all’assistente di svolgere il proprio lavoro in sicurezza e con livelli di stress più bassi.
La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) distingue 5 classi di ausili:
- Prodotti e tecnologie
- Ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall’uomo
- Relazioni e sostegno sociale
- Atteggiamenti
- Servizi, sistemi e politiche
Ciascun ausilio può influire sulla vita della persona in modo positivo (facilitatore) o negativo (barriera) a seconda di come è fatto e, se ben si guarda, molte situazioni di disabilità sono generate non dalle limitazioni funzionali della persona, ma dall’inadeguatezza dell’ambiente o degli strumenti.
Abbiamo la possibilità di scegliere e configurare alcuni fattori che incidono specifiche esigenze della persona. Essi sono:
- gli ausili tecnici (ad esempio una carrozzina, o un tablet con un software per la comunicazione);
- gli adattamenti ambientali personalizzati (ad esempio una modifica architettonica alla propria casa);
- l’assistenza personale da parte di familiari, caregiver o operatori
Questi tre fattori contribuiscono a costruire quel “sistema di ausilio” capace di contrastare la disabilità e favorire l’autonomia della persona e della propria famiglia.
L’introduzione di un ausilio nella vita di una persona perturba un equilibrio preesistente – a volte fragile – in favore di un nuovo equilibrio, che si vuole positivo, solido e il più possibile duraturo.
Nel modello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità le tecnologie assistive – viste in un’accezione ampia che include sia ausili tecnici in senso stretto, sia prodotti di uso commerciale che possono essere usati, assemblati o configurati per compensare limitazioni funzionali o per favorire la partecipazione alle attività quotidiane, sono integrate con l’attività pura di Assistenza alla persona e con gli interventi di modifica ambientale.
Questi tre fattori, che nel complesso costituiscono la cosiddetta soluzione assistiva, devono agire insieme, secondo la cosiddetta “equazione delle quattro A”: